Anche in Italia si sta abbandonando la ristrutturazione “fai da te” e ci si rivolge sempre più spesso a un architetto, un interior designer o un interior contractor per la ristrutturazioni di hotel, ristoranti, locali commerciali ed anche abitazioni private.
Vediamo più da vicino quali sono le caratteristiche e differenze tra l’architetto, l’interior designer e l’interior contractor
L’interior designer è un professionista creativo la cui missione consiste nel realizzare uno spazio secondo le richieste del cliente, realizzando ogni suo più sfrenato desiderio.
Vantaggio: ascolta il cliente con la massima attenzione, capisce in profondità le sue necessità ed i suoi desideri e li realizza apportando migliorie derivanti dalla sua esperienza.
Svantaggio: non è un tecnico, quindi può capitare che ciò che ha progettato non sia realizzabile perché contrario alle normative o… alle leggi della fisica.
L’architetto è un tecnico-creativo: come l’interior designer ha lo scopo di realizzare i desideri del cliente, ma conosce le normative ed è in grado di realizzare un progetto sia aderente ai desideri del committente e realizzabile, sia dal punto di vista legale, che da quello strutturale.
Nessuna di queste due figure si preoccupa della realizzazione vera e propria del progetto.
Architetto ed Interior designer sono due interpreti dei desideri del committente che trasformano un sogno in un progetto, ma questo progetto, è solo sulla carta.
È in questo scenario che si inserisce l’interior contractor.
L’interior Contractor è colui che ha la responsabilità della realizzazione del progetto. Coordina e gestisce ogni fase del progetto, assume le decisioni più importanti ed è sempre in contatto sia con l’interior designer, sia con l’architetto, che normalmente sono membri del suo team.
L’interior Contractor si occupa di tutte le fasi del progetto contract, molte delle quali sono completamente sconosciute sia all’interior designer che all’architetto.
Tra i compiti dell’interior contractor, rientrano, ad esempio, queste attività:
Verificare che il progetto rispetti le normative vigenti
Chiedere i permessi edili, come quelli per l’eventuale abbattimento di muri interni
Chiedere i permessi edili per l’eventuale occupazione di suolo pubblico in caso di utilizzo di gru o altre strutture
Contattare e monitorare il lavoro delle maestranze (elettricista, idraulico, imbianchino, pavimentista….)
Garantire che le attività progettuali vengano svolte in conformità al progetto e nel rispetto delle tempistiche
Gestire imprevisti e ritardi
L’interior contractor “dà il meglio di sé” quando nel suo lavoro quotidiano è affiancato da un architetto o da un interior designer.
È un lavoro di squadra, in cui ognuno apporta la propria specifica competenza.
Ciò che caratterizza progetto dell’Interior Contractor e lo distingue da altre figure professionali è il fatto di realizzare un Progetto Contract, ossia un progetto “chiavi in mano”.
Nel progetto contract di ristrutturazione di un hotel, ad esempio, confluiscono competenze progettuali (architetto), estetiche e di design (interior design, architetto), costruttive (architetto, interior contractor), ma anche gestionali e realizzative (project manager) e persino artigianali (falegnami).
Il team è quindi anche il luogo di incontro delle competenze. L’interior contractor sa se una certa stanza diventerà una camera o una cucina, ma non probabilmente non conoscerà la disposizione dei mobili, un aspetto progettuale fondamentale non solo per il design degli interni e l’arredamento, ma anche per la definizione di alcuni elementi costruttivi, come il posizionamento degli interruttori e delle prese di corrente.
L’arredo e la disposizione dei mobili, infatti, sono aspetti del progetto contract di cui si occupano l’architetto e l’interior designer.
Questi aspetti della progettazione sono importantissimi in un progetto di arredamento: pensa se in una casa le prese elettriche fossero lontane dagli elettrodomestici. O se non ci fossero i fili elettrici del lampadario dove si trova il tavolo della cucina
L’interior contractor si avvale inoltre della collaborazione di un’altra figura, importantissima nella gestione di tutte le attività del progetto contract: il Project Manager.
Il Project Manager si occupa della gestione e realizzazione del progetto, quelle fasi che noi chiamiamo We Manage e We Build.
Per questo motivo nella squadra di Bonfante Interior Contractor ci sono sia interior designer, che architetti e project manager.
L’unione delle loro competenze è essenziale per il raggiungimento degli obiettivi del Progetto Contract.
Ovviamente, se vuoi affidare il progetto al tuo architetto di fiducia saremo felici di collaborare con lui: diventerà un membro esterno del nostro team e realizzarà insieme a noi il tuo progetto.
Abbiamo realizzato diversi progetti contract in collaborazione con architetti di fiducia del nostro committente, come il progetto di ristrutturazione del ristorante bamboo e quello di ristrutturazione del Resort & Spa Chalet al Foss . In entrambi i casi il risultato dell’unione delle forze con questi professionisti esterni è stato molto soddisfacente per tutti.
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